mercoledì 20 ottobre 2010

Lacrime di gioia.


Ore 11:25, martedì 19 Ottobre 2010.
Con un passo accellerato mi avvio verso casa.
Sono uscito prima di scuola, fa freddo e piove...l'inverno sta arrivando ormai.
Mi trovo in un viale ed ad accompagnarmi c'è il dolce rumore della pioggia che si infrange sul mio ombrello.
In lotananza si sente il forte rumore di una sega, è il falegname del viale che lavora.La sega disturba quel dolce rumore della pioggia.Fortuna che dura poco,infatti poco dopo ritorna ad accompagnarmi solo il dolce rumore della pioggia, ma dura poco perchè il viale è finito e sono arrivato sulla strada principale dove ad affiancarlo ci sono gli assordanti rumori della città; motori, clacson, brusche frenata...ma come per magia riesco ad esternare tutti qeusti disturbi e mi concentro su quello della pioggia.
Mi accorgo che la pioggia è diversa, sembra accarezzare il mio ombrello.
Quasi non sembra pioggia, sembrano lacrime, lacrime di gioia.
Si perchè sono leggere, dolci, trasparenti e non si infrangono con violenza sulle superfici che incontrano.
Peccato che questo splendido momento dura poco, mi accorgo di essere arrivato a casa, quasi quasi sarei rimasto fuori, sotto questa pioggia cosi confortante e piena di "amore".
Amo quando piove in questo modo, si il cielo è grigio, la citta è scura, piove ma si respira un aria fresca, quasi rinnovata.
Preferisco questa condizione climatica a una soffocante e calorosa giornata di sole.

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